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AMDE2021, un susseguirsi di successi
Auto e Moto d’Epoca 2021 rimarrà un’edizione da ricordare, forse non per l’opulenza ma senz’altro per la qualità e l’equilibrio dopo un biennio piuttosto difficile.
Di edizioni più ricche ne abbiamo viste ma quella del 2021 è stato un banco di prova importante, un’edizione misurata, progettata e realizzata in un momento particolarmente incerto e il risultato è stato all’altezza delle aspettative e forse, anzi certamente, oltre. Al di là dell’indubbia qualità di gran parte dei veicoli esposti, in alcuni casi si è trattato di autentici benchmark non solo del motorismo storico ma anche della meticolosità di qualche cultore del restauro autentico. Padova, spesso diventa un teatro in cui si confrontano le diverse “scuole” degli operatori dei mezzi d’epoca, e così si possono ammirare Maserati, Lamborghini e Ferrari e tante altre restaurate secondo i più diversi approcci, da chi concepisce la perfezione estetica attraverso l’aggiunta di quel che non c’era e chi invece in sottrazione, in cui non solo non si aggiunge ma si rinuncia a ripristinare quello che il tempo ha inesorabilmente cancellato. E così una Maserati 3500 Touring blue sera diventa un laboratorio per una prova virtuosistica di restauro anziché essere ripristinata e valorizzata attraverso l’uso sapiente e misurato delle tecniche di restauro. Il luccichio, in fondo fatuo, è preferito alla conservazione e al ripristino.
Ma le regine della Fiera non sembrano più essere solo le fuoriserie, c’erano esemplari davvero storicamente ed esteticamente perfetti, da una magnifica 126 prima serie a una Alfa 33 Q4 SW passando per Fiat 130 2.8 e Mercedes 500 SEC entrambe appartenenti alle rispettive primissime produzioni. Esempi, tra tanti, rappresentativi di un approccio giusto e rispettoso. Un’altra sorpresa è stata la varietà delle automobili e delle moto in esposizione, l’affaticante maggioranza di Ferrari e Porsche delle scorse edizioni ha lasciato spazio a una pluralità di marchi e esemplari significativamente rappresentativi del Novecento. Forse ciò è dovuto a strategie commerciali, tuttavia il risultato è stato davvero interessante, anche i “cigni neri” hanno trovato il loro spazio, come una splendida Honda 600Z targata Milano, un’autentica rarità che ormai è possibile vedere solo in Musei o in collezioni di microcar.
Infine, l’offerta culturale di Asi, Aci e club di marca è stata di assoluto rilievo, accanto ad autentici pezzi di Museo si sono alternati approfondimenti tematici ben strutturati e di attualità. Dalla presentazione dello Yearbook di Adolfo Orsi, occasione per una riflessione stimolante sul mercato, alle testimonianze di piloti e personaggi che hanno fatto grande il mondo della passione a quattro ruote.
AMDE 2021 ha dimostrato ancora una volta come sia indispensabile, per mantenere il successo e il gradimento del pubblico, cambiare e rinnovarsi, intercettare i temi del momento e approfondirli, proporre eventi che coinvolgano il visitatore e offrano alternative ai padiglioni di ricambi e auto in vendita. D’altra parte, la passione per l’auto d’epoca è un mondo che va ben al di là della fisicità di quattro ruote.