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Lancia Delta 1300 LX – La scelta giusta?

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La vendo? – Non la vendo?

Questo è stato il tam tam degli ultimi mesi, il ritornello arrangiato da Autoscout24 e Subito.it (per non fare nomi), la verità è che un’auto come questa ve la sconsiglio. Fate attenzione non parlo della vettura in sé (Lancia Delta Lx), ma delle condizioni in cui si trova e dei pareri discordanti di amici e parenti che vorrebbero aiutare ma lasciano solamente spazio all’indecisione.

La Delta arriva qualche anno fa in famiglia, e arriva da una regione che per me ha sempre significato molto, targata Genova.

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Quando arriva i vicini di casa non se ne accorgono nemmeno, è grigia scura il motore non romba e le dimensioni sono tutto sommato contenute.

La guardi il primo giorno come la guardi ancora oggi, la linea non è “tremenda” ma è talmente elegantemente discreta e nel complesso ben riuscita che quando la parcheggio in giardino quasi si perde alla vista, in poche parole non la “noti”.

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Quando consapevolmente ci sali, pensi: “in fondo è un’auto d’epoca, in qualcosa i suoi quasi 27 anni si faranno sentire… ” e poi finisci per premere i pulsanti dei finestrini anteriori elettrici.

E’ un’auto usata che sembra nuova, un’auto storica ma non d’epoca, un’auto che ti piace e alla quale ti senti legato ma non sai perché e non ti ricordi bene da quando.

Perché questo tipo di auto è come se ci fosse sempre stata, il tuo occhio è tarato su di lei, il modo di guidarla non deriva da un tuo sforzo di adattamento alle sue caratteristiche. Privarsene diventa quasi impossibile.

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Quando l’ho presa aveva pochi chilometri, i sedili erano intonsi e conserva ancora oggi la plastiche copri tessuto tipiche di casa Lancia.

Oggi è come allora, solo con qualche chilometro in più e con una mascherina abbellita dai vari stemmi che ho avuto modo di recuperare nel tempo.

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La sua storia è corredata da foglio complementare rilasciato al primo proprietario (il sig. Mario), dall’adesivo del concessionario di allora (Dolci) e dalla Targa oro Asi che la Delta ha conquistato al massimo livello. Del resto (sembra impossibile), conservo ancora il copri specchietto in simil pelle nera dell’aletta parasole del passeggero, che toglievi al momento del’acquisto.

Ho scelta Piacenza per scattare alla Delta qualche foto, il centro storico è il suo habitat naturale, la uso spesso per raggiungere gli amici al nostro bar la sera (quando possiamo varcare la soglie della ZTL) e con lei a pensarci bene ho vissuto più ricordi di quanto immaginavo, a volte è solo per mancanza di tempo che mi scordo delle “avventure” passate insieme.

La Delta è riuscita fino ad oggi, nonostante le “tentazioni” del mercato, a rimanere sempre in famiglia.

Il tempo, qualche mese, che come dicevo è trascorso nell’indecisione, forse non è stato abbastanza, chi lo sa forse un giorno… quel che è certo e che per le decisioni importanti serve il giusto tempo!

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Classe 1988, nato a Piacenza, golfista in erba. Formazione classica con tesina di maturità su Gianni Agnelli e laurea in giurisprudenza. La passione per l’antiquariato è di famiglia, passando per le macchine fotografiche anni ’50 – ’70, arrivo al motorismo d’epoca. Ho partecipato di recente alla 13 Chilometri Bobbio-Penice, gara di regolarità nella quale, sprovvisto di cronometro, tenevo il tempo con un automatico anni sessanta. Piazzamento dignitoso, giuria incredula!