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Umberto Palermo: un nuovo benchmark per il design “Made in Torino”
Umberto Palermo è eclettico. Nel parlare e nel vestire a tratti ricorda Lapo Elkann, stessa creatività prorompente ma senza la sregolatezza e le defaillances linguistiche del rampollo di casa Agnelli. Nei suoi occhi brilla la passione di chi dedica la vita per un obiettivo affrontando i problemi e le difficoltà con coraggio. Dalle sue parole traspare entusiasmo ed una grande ambizione: “Torino è la capitale del design automobilistico: la culla che ha visto crescere ed affermarsi grandi nomi come Pininfarina, Giugiaro, Bertone… autori dei grandi capolavori dell’ automobile, magari tra 10 anni si parlerà di Umberto Palermo per il suo contributo alla creazione di auto belle” .
Ma chi è Umberto Palermo? Palermitano d’ origine… torinese d’ adozione. Dopo aver lasciato il posto di Chief Designer in IDEA Institute dove era approdato nel 2001, dal 2010 è a capo di UP design (acronimo del suo nome). Attualmente il suo centro stile collabora con importanti aziende italiane ed internazionali: da Fiat al gruppo cinese Dongfeng, proprietaria di Volvo; Volkswagen, FAW e Nissan nel settore automotive. Up design collabora anche con aziende di industrial design: Hotpoint Ariston, Indesit, Scholtes, Sabelt e Beretta Armi e nel settore nautico, con Cantieri Rodriguez.
Lo scorso giugno con una suggestiva presentazione svela “Lucrezia”, concept car dedicata a sua moglie: una shooting break su base Maserati Quattroporte; in data 30 ottobre 2014 la prestigiosa cornice del Museo Nazionale dell’ automobile viene scelta nuovamente per annunciare la volontà di dar vita alla propria “fabbrica delle meraviglie”. Infatti se a Moncalieri ha sede il Centro Stile di UP design, proprio dove si sono affermate “le carrozzerie storiche” a pochi chilometri di distanza, a Rivoli il nuovo fulcro del design automobilistico, verranno realizzate le show car con il logo della Mole Antonelliana. A quanto pare Umberto Palermo ama le dediche e in questo modo ha voluto “pennellare un omaggio a questa bellissima città, Torino” su ogni suo prodotto.
“Alfiere” del Made in Italy dichiara di voler passare da 11 a 40 dipendenti entro febbraio 2015, puntando sull’ esperienza di tecnici nostrani, chi con sapiente manualità sappia dare quel tocco di raffinata artigianalità alle superfici dei modelli. Perchè di questo si tratta, artigianalità: nella modelleria verranno realizzati modelli in polistirolo e Clay in scala 1:4 durante la fase di ricerca di stile, in EpoWood e resina le maquette in scala 1:1 dei modelli da esposizione. Il dettaglio fa la differenza, e Palermo pensa e agisce in grande quando si parla di dettagli: alle 18.30 i 4 capannoni vengono illuminati di viola richiamando i colori del logo Umberto Palermo, quasi la zona industriale di Rivoli fosse la location di qualche première hollywoodiana… 4 fasci diretti da altrettanti faretti rotanti illuminano il cielo indicando il punto esatto del complesso. Un ulteriore tocco scenografico è il drone dotato di led colorati che scannerizza termicamente i visitatori all’ entrata delle Officine Palermo.
Amici, ex colleghi, vicini o semplici curiosi non importa, Umberto Palermo li vuole tutti intorno a sè per condividere e festeggiare il raggiungimento di un’ altra pietra miliare nella sua ascesa nel design italiano. L’ inaugurazione è anche occasione per una piccola preview del progetto “Mole”, supercar elettrica su base Ferrari 458 Italia: “Mole vuol essere la prima sportiva TORINESE elettrica” sottolinea Palermo. Durante la cerimonia sono intervenuti anche l’ Assessore alle Politiche Attive del Lavoro della Provincia di Torino e del Comune di Rivoli per consolidare l’ impegno nei confronti di una realtà che in un periodo difficile, rappresenta un faro di speranza per l’ intera comunità. La serata procede in grande stile tra fiumi di vino bianco e un catering a base di specialità, ovviamente… siciliane. Alcuni esponenti del settore dell’ automotive hanno reso omaggio al designer, tra questi Carlos Sanchez (ex Italdesign) ed i coniugi Alfredo e Maria Paola Stola di Studiotorino.
Umberto Palermo saluta e posa in foto con tutti, dallo staff del catering, ai ragazzi di UP design, fino agli ospiti d’ onore. Con gioia ed entusiasmo non trascura nessuno, consapevole del fatto che i successi non si raggiungono da soli ma in squadra, dove ognuno dà il suo piccolo grande contributo per raggiungere un obiettivo. L’ augurio è che questa attività prenda il via nel migliore dei modi, deliziando gli appassionati con prodotti emozionali e creando nuovi posti di lavoro, configurandosi come un polo d’ eccellenza per questo Paese, (troppo) spesso concentrato sull’ autolesionismo più che proiettato verso il futuro.
Ciò che mi ha colpito e che ricorderò con piacere di questa serata, non sono le luci colorate e sfavillanti o i flash, ma la calorosa stretta di mano ed il sorriso dalla propositività disarmante di chi non ha smesso di credere e lottare per veder realizzati i propri sogni.
Photo Credits: Davide Maria Pintaldi, Sebastiano Strano, Matteo Piva.