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Cultura e Motori 2014: il raduno Lancia in ricordo di Garzoglio
Ci eravamo lasciati con l’approfondimento sulla conferenza di Sabato 10, ma la nostra panoramica su Cultura e Motori 2014 non potrebbe dirsi completa se non vi parlassimo del raduno Lancia.
Dedicato al compianto Angelo Garzoglio, si è tenuto domenica 11 maggio, a conclusione dell’edizione 2014 di Cultura e Motori. La giornata ha preso il via di buon mattino, infatti tutti i partecipanti del raduno si sono ritrovati in piazza Cristoforo Colombo, a Bettola verso le 8.30, anche se buona parte dei partecipanti sono arrivati più tardi, alla spicciolata. Il risveglio mattiniero non ha spaventato il team di VdS, che, ancora un pò intontito per aver bisbocciato la sera prima, è riuscito comunque ad arrivare puntuale.
Forse, vi chiederete quale auto del Marchio abbia avuto l’onore di rappresentare il blog accompagnandoci all’evento…ebbene la scelta non poteva che ricadere sulla splendida Delta 1300 LX pari al nuovo di Andrea, come saprete, uno dei due ideatori del progetto VitadiStile. Certificata Targa Oro ASI con grado A1 – è una rara conservata – rappresenta magistralmente cosa voglia dire viaggiare su una Lancia, seppure ricadente nell’albero genealogico di mamma Fiat, dato l’acquisto della stessa nel 1969, come tutti voi ben sapete.
Il controllo della Fiat non ha, infatti, impedito all’incontenibile eleganza del marchio di Chivasso di tornare alla luce in varie raffinatezze, che su una piccola fanno tutt’ora piacere. La cura per i dettagli e l’innovazione hanno sempre contraddistinto le Lancia sin dai tempi della Lambda, trovando concretizzazione in auto sempre più popolari, senza perdere mai quelle due caratteristiche. Evitando di cadere nel dibattito annoso su quale sia l’ultima vera Lancia (tema da Bar analogo a quelli che si possono fare con tanti altri marchi…uno fra tutti Alfa Romeo), è impossibile non notare come l’aria chic – data da solidi contenuti e non solo da un effimero nome – e la continua ricerca per restare all’avanguardia, si siano persi del tutto negli ultimi vent’anni.
Proprio in occasioni come questa, si può notare come si sia svolta l’evoluzione (involuzione?) di un’azienda. Infatti, dopo una colazione conviviale, a base di prodotti tipici piacentini, abbiamo fatto due chiacchiere con i vari proprietari delle altre Lancia, ripercorrendo a ritroso la storia dell’eleganza italiana su quattro ruote.
Sebbene, ancora negli anni 80, una certa attenzione e qualità fosse palpabile (qui ben rappresentata dal ricco interno di una Gamma), già negli anni 60 (periodo in cui era di proprietà della Famiglia Pesenti) era visibile un inizio di ridimensionamento di gamma, che via via ha allontanato Lancia dalla sua competitor d’elezione. L’epoca d’oro della motorizzazione di massa, vedeva nella produzione Lancia una proposta ricca di dettagli (uno fra tutti le luci di ingombro nelle portiere) e all’avanguardia: fu tra le prime ad avere una gamma quasi totalmente a trazione anteriore che ora è così comune.
Purtroppo, come dicevamo, il raduno aveva un significato triste, ma significativo. In prossimità di Marsaglia sul luogo dove, durante il Rally delle Valli Piacentine del 1976, si verificò l’incidente nel quale, in seguito alle ustioni riportate, morì Angelo Garzoglio, si è posta la stele commemorativa realizzata dagli studenti del Liceo Artistico Cassinari e dell’Istituto Tecnico per Geometri Alessio Tramello di Piacenza. Riguardo all’incidente, per dare una panoramica a chi non conosce la storia, cito integralmente l’inizio dell’articolo del numero del 27 luglio – 3 agosto 1976 di Autosprint:
Piacenza – La seconda edizione internazionale del Rally delle Valli Piacentine nata sotto i migliori auspici per via di una scelta di percorso invidiabile specialmente per i piloti privati e per questo premiata da una cifra record di iscrizioni (…) oltrechè esaltata da alcuni ritorni abbastanza eclatanti: quello di Bellestrieri, al debutto con la Kadett-Conrero Gr.4 e quello dell’Alfa Romeo Alfetta GT Gr.4 affidata in forma “privata” a Fagnola, verrà ricordata purtroppo in senso negativo soprattutto per il grave incidente occorso all’equipaggio della Lancia-Alitalia composto da Mauro Pregliasco ed Angelo Garzoglio.”
Secondo la versione più accreditata il pilota (Pregliasco) viene abbagliato dal sole al tramonto ed esce dritto al “tornantone sinistro attento con ghiaia chiude al guard rail dopo i paletti”. Nell’urto con i tre paracarri a bordo strada esplode il serbatoio, avvolgendo l’auto nelle fiamme (nonostante l’impianto auto-estinguente) mentre precipita nella scarpata. Prontamente Pregliasco esce dalla vettura per andare ad estrarre, bruciandosi le mani, il navigatore bloccato dalle cinture di sicurezza. I dettagli servono a capire come, proprio da questa disgrazia, si prese coscienza della necessità di tute veramente ignifughe, divenute obbligatorie poi anche per i privati. Sempre per inquadrare il periodo, occorre segnalare che il 1° agosto dello stesso anno (quindi quando questo numero di Autosprint era in edicola) Niki Lauda ebbe l’incidente al Nurburgring di cui parla anche il film Rush.
Dopo pranzo il gruppo è rientrato verso Piacenza passando per Bobbio e la Val Trebbia, percorrendo l’arcinota SS45, meta di pellegrinaggio di molti motociclisti alla ricerca di belle curve.
La partecipazione al raduno con la propria Lancia è un’esperienza piacevole che permette, agli amanti di un marchio così prestigioso ed ora bistrattato, di condividere la propria passione per l’automobilismo d’epoca e rivivere emozioni e ricordi legati alla storia, ricca di successi e conquiste, del marchio Lancia. A breve seguirà un servizio dedicato, proprio, alla Lancia Delta con cui abbiamo presenziato al raduno di Bettola. Vi terremo aggiornati.