Auto
Mille Miglia 2024 – Ripercorrere la storia
LA MITICA FRECCIA ROSSA HA RIAVVICINATO GLI ITALIANI ALL’AUTO STORICA, IN UNO SPETTACOLO CHE FA SOGNARE IL MONDO
Il sogno di ogni possessore di auto antiche, se munito di un’adeguata logistica al seguito, è quello di prendere parte a questa gara e spingere a fondo, nonostante l’età delle vetture. Sogno, ancora una volta, coronato da ben 71 equipaggi. La Mille Miglia riesce sempre a irrompere nella quotidianità italiana, portando sui media del paese il bello di vivere e correre come si faceva un tempo, sperimentando anche le innovazioni che, polemiche a parte, ci riserverà l’avvenire. Un trionfale rientro a Brescia, con i piloti accolti in tutte le piazze del centro storico, dopo aver toccato il Piemonte, l’Emilia, la Toscana, la Capitale e l’Abruzzo, la Mille Miglia 2024 ha solcato terre calorose, dove il suo passaggio è stato occasione di festa, come quasi mai capita ultimamente all’automobile.
UNO SGUARDO AVANTI
La rievocazione storica della Mille Miglia riserva ben due categorie dedicate alle auto arrivate ben più tardi rispetto a quel fatidico 1957, anno della sua ultima edizione “vera”. Il Tributo Ferrari ha visto partecipare rosse, e non solo, provenienti da ovunque: con loro lo spettacolo è sempre assicurato, dalla Dino 246 alla 360 Modena; dalla 550 Maranello alla 812 Superfast, le auto del cavallino hanno reso arroventata la punta della Freccia Rossa. Grande clima di pionierismo e sperimentazione con la Mille Miglia Green, riservata a sole auto elettriche. Se alcune ci stanno tranquillamente aspettando in concessionaria per essere viste, quali la Hyunday Ioniq N e la nuovissima Lancia Yspilon dell’era Stellantis, l’attenzione si è tutta concentrata sulla GFG Kangaroo, guidata da Fabrizio Giugiaro; e sulla Maserati Grancabrio Folgore, allestita e guidata dallo staff dell’Università di Milano, impegnata negli studi sulla guida autonoma.
ANTICA FERVENZA
Alla Mille Miglia 2024, lungo il tappeto rosso su Corso Venezia, abbiamo potuto tutti felicemente intossicarci per un attimo con gli scarichi d’altri tempi, dagli Anni ’20 al primo dopoguerra. Incredibile beccare così, in una volta sola, più esemplari di Cisitalia 202, Jaguar XK120, Lancia Lambda nelle varie configurazioni, OM Superba, BMW 328, Bugatti Type 35 e Mercedes 300 SL Gullwing, tutte auto che ci si immagina che normalmente stiano nascoste, tiratissime a lucido, dentro qualche blindatissimo caveau. La Mille Miglia di quest’anno ha portato anche qualche rarità tra le rarità, come la Renault Alpine A106; Ferrari 250 GT carrozzata Boano; Fiat 8V, di cui una firmata Zagato; Ferrari 212 Inter Vignale; e persino alcune Siata, una pagina di storia dell’industria italiana praticamente sconosciuta ai tanti ragazzini che, in questi circa 2.000 km, si sono affacciati su questa eccellenza dell’associazionismo motoristico.
FAMOSI AL VOLANTE
Alla Mille Miglia 2024 i vecchi e indimenticati piloti di un passato recente, e quindi ancora vivo, hanno preso parte con alcune bellezze delle collezioni storiche di FCA Heritage di Torino e del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. Stiamo parlando di Miki Biasion, perfettamente a suo agio al volante della Aurelia B20, a ricordare a tutti il glorioso passato sportivo dello scudo blu, galvanizzando per bene i lancisti, o aspiranti tali, per il tanto atteso ritorno del marchio nelle competizioni. Sotto il segno del Biscione ha raccolto grandi applausi Nicola Larini, eroe nella categoria Turismo con la 155, qui approdato a Brescia con la 1900 Sprint Spider, insieme a Luca Ciucci. Un’altra 1900, stavolta una C Super Sprint, è stata affidata a Davide Cironi e Andrea Farina, volti noti di YouTube. Elena Giavieri, mai in pausa dalla divulgazione a mezzo social, ha calcato le più belle strade dello Stivale a bordo della Fiat 1100/103 TV. Tra gli amici dell’evento anche Shmee, anch’egli star del web, ha preso parte alla Mille Miglia, con la sua recentissima Mercedes SLS AMG. Persino l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, con le loro volanti storiche, come le Alfa 75 e Alfetta, hanno arricchito il parco circolante della Freccia Rossa. Il podio al termine della gara è stato un unico tricolore: primi Vesco e Salvinelli su Alfa 6C 1750 Zagato, secondi Fontanella e Covelli su Lancia Lambda e terzi Aliverti e Valente, su un’altra Alfa 6C 1750 Zagato.
La Mille Miglia è nota, a ragione, come un museo viaggiante, un museo che non richiede biglietto d’ingresso, che una settimana all’anno riempie di emozioni le strade più belle d’Italia.