La magia imprevedibile di Pebble Beach

L’andamento del mercato delle auto d’epoca d’alta gamma non segue regole scritte, è un mercato che può contemporaneamente essere calcolatore, umorale, passionale ma sempre con tanta voglia di esclusività.

E’ anche un mercato che fa vittime illustri e capita che celebri anche talenti modesti. Le aste attualmente in corso nella car week di Pebble Beach delineano un trend schizofrenico in cui vetture di indubbio valore intrinseco non interessano evidentemente più, nonostante possiedano le caratteristiche che fino a qualche anno fa avrebbero fatto fare pazzie. Il nuovo trend pare essere quello dell’esclusività esasperata, dettata non più dalle condizioni irripetibili di conservazione ma dall’essere cronologicamente dei numeri “1”. L’auto storica o classica dovrebbe prediligere la storia – appunto – al progressivo del numero di telaio.

La Dino 308 GT4 proposta da Gooding & Co. con una stima stellare di 500/700K dollari è stata aggiudicata per l’altrettanto cifra stellare di 405.000 dollari oltre i diritti d’asta. Premesso che a nessuno, nemmeno ai più ricchi, piace fare cattivi affari evidentemente questo esemplare deve aver suscitato l’attenzione di più di un acquirente dal momento che l’apertura è stata a 250.000 dollari. Che cosa rende una vettura nella league di Urraco o Merak così interessante? L’essere il primo esemplare di produzione, non il prototipo ma il primo esemplare ad essere proposto per la vendita. Si potrebbe obiettare che è anche la prima vettura Ferrari (Dino) a montare il V8 centrale, tutti fattori che ne fanno un’automobile assolutamente esclusiva pur appartenendo a un modello che normalmente non spunta scambi a prezzi superiori a un quarto di quanto pagato a Monterey. Le condizioni sembrano effettivamente flawless, tuttavia si tratta del primo esemplare di un modello di serie, peraltro totalmente restaurato senza alcuna patina o segni della sua vita precedente. E’ quindi evidente come i gusti cambino, come il mercato abbia perso la sua maturità e deciso di premiare non tanto l’esclusività di decenni di cure e attenzioni bensì il dato nudo e crudo della numero “1” in condizioni replicabili da chiunque di media avvedutezza.

Sono questi indizi che non indicano un mercato “complesso” bensì schizofrenico. Nella stessa giornata californiana in cui una Maserati 3500GT strepitosa è miseramente passata di mano per il prezzo di una modesta Delta Integrale, una Dino 308 GT4 ha demolito un totem, delineando ancora di più come l’alta gamma non sia più appannaggio dell’aristocrazia dei modelli quanto dell’esclusività dei numeri “1”. Il Corrado nazionale, d’altra parte, l’ha sempre detto fin da tempi non sospetti.