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Abarth 695 70° Anniversario
Presentato all’Abarth Day 2019 il “nuovo” modello dello Scorpione
Il 5 e il 6 ottobre a Milano è andato in scena il più grande raduno della storia dello Scorpione per festeggiare i 70 anni del marchio e noi non potevamo non prendervi parte.
70 anni di Abarth
Per chi non lo sapesse, il marchio Abarth nasce nel ‘49 grazie all’appassionato di auto Karl Albert Abarth anche conosciuto come Carlo Abarth (a causa di un disguido con l’anagrafe), un austriaco naturalizzato italiano di famiglia benestante che fin dalla tenera età ha dimostrato un grande interesse per i veicoli a motore. Il dopoguerra è un periodo fertile per il mercato automobilistico (un esempio è la nascita del marchio Ferrari avvenuta nel ‘47 per mano del visionario Enzo).
Abarth, appassionato di corse, cerca in tutti i modi di entrare a far parte di questo mondo: grazie all’aiuto dell’amico Ferry Porsche, inizia a lavorare perla scuderia Cisitalia, dove resta per un paio d’anni fino a quando, nel 1949, la società fallisce e dà modo così al dirigente italo-austriaco di fondare il marchio Abarth& C.
Abarth, da abile imprenditore qual era, inizialmente progettava kit di elaborazione per vari modelli di auto (tra cui Ferrari 166 mm e Porsche 356),ma la vera intuizione fu quella di realizzare la Abarth-750-GT, niente altro che una Fiat 600 elaborata e ricarrozzata Zagato che, nel 1955, ha infranto diversi record di velocità; grazie a questa esperienza Abarth e Fiat hanno iniziato una collaborazione che ha portato alla nascita di alcuni dei più leggendari modelli della casa dello Scorpione che ancora oggi amiamo (124, 500, 131, ad esempio).
Oggi, il marchio Abarth è conosciuto per essere tra i più abili nel rimodernare quei miti che hanno fatto impazzire gli appassionati in passato, come la 124 e la 500, che oggi con le loro eredi emozionano e divertono.
Sì, perché Abarth non produce più le auto da record che gli hanno donato notorietà, ma oggi dà vita a macchine in grado di stampare un sorriso in faccia a chi le guida e a chi le incontra. La ricetta è alquanto semplice e allo stesso tempo efficace: prendi una macchina piccola, gli dai qualche cavallo in più, e la fai ruggire come un leone.
Solo 1949 unità
Pochi giorni prima dell’evento Abarth a cui abbiamo partecipato, il marchio ha presentato un “nuovo” modello per festeggiare i suoi 70 anni, la 695 70° anniversario, che sarà prodotta in tiratura numerata in sole 1949 unità a ricordare l’anno di fondazione della casa.
La base è la solita 500 vista in tutte le salse e a distinguerla dai modelli precedenti questa 695 monta un alettone ad assetto variabile messo a punto nella galleria del vento di FCA (a 200 km/h genera poco più di 40 kg. di carico verticale).
Il motore è sempre il solito 1.4 turbo che in questa versione sprigiona 180 cv di potenza e 250 Nm di coppia.
Considerando il peso piuma (circa una tonnellata), direi che di potenza ne abbiamo quanto basta da spingere questa piccola belva da 0 a 100 Km/h in soli 6,7 sec, toccando una velocità di punta di 225 Km/h.
La colorazione “verde Monza” con qui è stata presentata rimanda a quella della 500 che nel 1958 infranse 6 record internazionali e si distingue dalla livrea storica per il grigio Campovolo usato per i passaruota.
I cerchi da 17” e le pinze freno Brembo rosse le donano un look aggressivo e unico.
Salendo in macchina, in un ambiente ben rifinito e accogliente, si notano subito i sedili sportivi Sabelt Tricolore, la strumentazione racing, lo schermo touch da 7 pollici e il volante squadrato.
Durante l’evento, ho avuto il piacere di provarla sia in versione manuale che in versione automatica: la manuale è sicuramente preferibile, costa meno ed è più divertente, ma attenzione… costa meno ma non costa poco!
Il suo più grande difetto, è sicuramente il prezzo di listino, che parte da 34.600 €. Si tratta di una macchina per collezionisti e in parte questo può giustificare la cifra elevata, ma con qualche migliaio di euro in più ci si può portare a casa la 124 Abarth, sorella maggiore a trazione posteriore, che è sicuramente un’auto più sportiva e interessante da guidare.
E poi mi chiedo: era davvero necessario fornire tutta questa potenza alla 695?
Provandola,ci si rende conto che non è una macchina in cui le principali preoccupazioni sono le prestazioni di accelerazione e di velocità massima, ma il punto di forza è il suo comportamento su una strada tutta curve e molto divertimento. Considerando le dimensioni, 180 cv su una trazione anteriore non sono per tutti, anche perché questo piccolo bolide soffre di un non trascurabile sottosterzo che non viene risolto dal vistoso spoiler posteriore. La soluzione? Con i suoi 145 cv (che è una potenza di tutto rispetto), la 595 70° anniversario costa meno e ci permette di tirarla al limite offrendo comunque tutto quello che solo un’Abarth può darti.
E voi cosa ne pensate?
Classe 1995, ho intrapreso ingegneria per avvicinarmi al mondo dell'automobilismo. Appassionato di auto fin dalla tenera età, amo qualsiasi cosa sia un'eccellenza ingegneristica. Reputo gli anni '60 come il periodo di rinascita dell'automobilismo moderno.