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Bmw Serie 3: l’ evoluzione della berlina sportiva [parte 2]
La seconda parte di questo focus sulla berlina media di Monaco verte sugli anni ’90, con la 3° e 4° serie della BMW serie 3: E36 ed E46. Prima di proseguire, se non l’avete già fatto, potete rileggere la prima parte cliccando qui per fare un tuffo a cavallo degli anni ’70/’80 con la 1° e 2° serie (E21 ed E30).
Matura: E36 (1990-2000)
La terza generazione della BMW Serie 3 rappresenta un grande passo avanti in termini di abitabilità e finiture e debutta nel 1990.
Si propone con un’immagine più solida: i gruppi ottici anteriori non più a fari tondi sdoppiati sono racchiusi sotto un unico proiettore, con gli indicatori di direzione integrati al di fuori della zona carenata; il paraurti è di tipo integrale in plastica non verniciata (in seguito verrà sostituito con uno in tinta carrozzeria).
L’ importanza della vettura viene messa in risalto dai montanti più inclinati e massicci, in fiancata la linea di cintura è sensibilmente più alta rispetto alla precedente generazione della Serie 3 presentandosi al tempo stesso più robusta e slanciata grazie anche al padiglione spiovente.
La ricerca aerodinamica decisamente ottimizzata rispetto alla E30 contribuisce al contenimento dei consumi: come dimostra il buon Cx pari a 0.29.
Questi elementi scaturirono dalla volontà di BMW di offrire una vettura nettamente migliore rispetto alle precedenti Serie 3, che si manifesta anche in una maggior attenzione al fattore sicurezza e alla possibilità di avere una componentistica riciclabile per 80%.
Nel corso della sua carriera la BMW Serie 3 E36 è proposta in svariate configurazioni: nel 1992 viene presentata la “Coupé”, molto più grintosa rispetto alle versioni precedenti in configurazione berlina 2 porte mentre l’ anno successivo viene introdotta la Cabriolet.
Una novità significativa è la Serie 3 Compact, introdotta nel 1994 rappresenta il primo passo della casa tedesca nel segmento delle compatte, nello stesso anno debutta anche la nuova Touring.
Tra le novità motoristiche spicca il sistema di distribuzione VANOS, adottato dapprima in esclusiva sulla M3 E30, con la terza Serie 3 va ad equipaggiare un’ampia gamma di motori.
Non manca anche in questo caso la versione più spinta: l M3 E36, presentata nel 1992 è equipaggiata con un 6 cilindri 3.0 litri da 286 cv; 1995 l la cilindrata passa a 3.2 litri e la potenza aumenta fino a quota 321 cv.
L’ M3 E36 è disponibile in configurazione Coupè, Cabriolet e per la prima volta anche berlina 4 porte. Nel 1997 viene introdotta come optional la trasmissione elettroattuata SMG a 6 rapporti.
Moderna: E46 ( 1998-2006 )
Commercializzata nel 1998 la BMW Serie 3 E46 è protagonista di un ampio rinnovamento della gamma motori, sia a benzina che diesel: con questa generazione BMW introduce per la prima volta il turbodiesel a iniezione diretta e il sistema common-rail (dal 2001).
Lo stile della E46 è diretto da Chris Bangle: da qualunque prospettiva si osservi la nuova Serie 3, l’impressione è quella di un’ auto più raffinata e al contempo più sportiva della E36.
I gruppi ottici e la fiancata mantengono il “family feeling” introdotto dalla contemporanea Serie 5 E39.
La Serie 3 E46 sfoggia un frontale più arrotondato, con un particolare disegno dei fari anteriori, evoluzione dei gruppi ottici dell’ E36 sono smussati e con un profilo inferiore “a ciglio”.
Caratteristico il disegno del tetto, praticamente un arco che raccorda parabrezza e lunotto con montanti più inclinati rispetto al modello precedente.
La coda, anch’essa più sfuggente e rastremata sfoggia un nuovo disegno a “L” dei gruppi ottici posteriori.
L’ interno è più spazioso e la plancia segna un taglio netto con il passato: non più rivolta verso il guidatore è progettata in funzione della massima ergonomia; per la prima volta viene offerto il volante multifunzione, soluzione che in quegli anni comincia a diffondersi nelle vetture di fascia media e medio-alta.
Con un importante incremento della rigidità strutturale l’ E46 è sensibilmente più agile e sicura della precedente E36: oltre all’ ABS la quarta generazione della Serie 3 prevede anche controlli elettronici come ESC e DTC e offre di serie gli airbag per guidatore e passeggero, a richiesta i sidebag laterali.
Nel 1999 è la volta della Coupè e della Cabriolet (2000) indicate con la sigla “Ci”, che si distinguono anche per i paraurti specifici, seguite poi dalla Touring e due anni dopo dalla Compact.
La versione familiare è dotata di un utile portellone a doppia apertura: per i piccoli carichi si può aprire solo il lunotto.
Il 2001 è l’ anno del debutto della M3, equipaggiata con il 3.2 litri da 343 cv (sarà tra i modelli più apprezzati dagli aficionados del Marchio) mentre nel 2003 viene presentata una versione ancora più estrema: la M3 CSL da 360 cv.
Curiosamente per l’ M3 non verrà mai proposta la fanaleria anteriore aggiornata introdotta con i restyling della gamma berlina/ Touring (2001) e Ci/Ci Cabriolet (2003).
Dal 2002 la Serie E46 è disponibile in tre livelli di allestimento: Eletta, Attiva e Futura.
La trazione integrale è disponibile per le versioni con carrozzeria berlina e Touring equipaggiate con i 6 cilindri : benzina 325 Xi (192 cv) e 330Xi (231 cv) e diesel 330Xd (184cv)
L’ anno seguente viene introdotta la 330 Cd, la prima coupè BMW di fascia medio-alta proposta con motore a gasolio, presentata nel periodo in cui il diesel iniziava a far breccia anche su modelli dalle caratteristiche sportiveggianti: il 6 cilindri diesel da 3.0 da 204 cv sarà seguito poi dalla più piccola ( e apprezzata ) 320 Cd 2.0 150 cv.
Anche l’ E46 si rivela un grande successo: 3.266.885 esemplari venduti.
Classe 1991, mi occupo di design automobilistico: dallo stile alla modellazione manuale. Amante delle 4 ruote sin dai primissimi anni di vita, ho un debole per tutto ciò che esprime eleganza, ricercatezza e carisma. Cultore dei dettagli e di quel pizzico di follia che rende affascinanti le automobili quanto le persone... Sono nato e cresciuto in Puglia, a Conversano (Ba), mamma italiana, papà della Costa d' Avorio. Vivo a Torino dal 2010, dove ho trovato la mia dimensione tra le mie passioni : auto, arte, storia, scorci e sapori che mi hanno fatto innamorare di questa città. Mi piace pensare all' Automobile come passione fatta movimento: oltre alle forme o ai motori sono sempre a caccia degli aneddoti che ci sono dietro questi pezzi di lamiera... . E' il fattore umano e tutto passionale che alimenta la mia dedizione per le 4 ruote e che ci riunisce tutti in nome di questo grandissimo amore per le automobili.