Auto
Intervista a Gianluca Perdicca, fondatore di VincisDesign
Vitadistile vi propone un’ interessante chiacchierata con Gianluca Perdicca, fondatore di VincisDesign un piccolo studio che sta lavorando alla realizzazione della prima automobile Retro Custom italiana.
Partiamo dal principio, qual è stata l’ ispirazione per la produzione di queste fuoriserie?
L ‘ idea nasce da una passione per le automobili, innanzitutto sono un amante e collezionista di veicoli a 2 e 4 ruote e nel 2013 ho pensato di proporre un kit per la Spider: ne ho vista una modificata che girava con un motore Twin Spark da 200CV e mi sono innamorato. Una vera bomba, è ancora attuale!
La Duetto ha sempre affascinato anche me !
Anni fa vidi un video di una Spider con un 3.0 V6, che musica!
Ma quel motore non grava troppo sull’ assale anteriore…?
Alfaholics che è un nostro riferimento nel settore ne ha realizzata una e potrebbe essere un pò ballerina col posteriore… effettivamente lo è già di suo anche con il 2000, per questo sul nostro prototipo abbiamo previsto un aumento del peso sull’ asse posteriore parallelamente allo spostamento del serbatoio in avanti.
VincisDesign ha già le idee chiare quindi… Prima mi dicevi che sei anche un collezionista, quali pezzi annovera la tua collezione ?
Ora è molto ristretta perchè questo progetto mi sta impegnando economicamente e quindi ho venduto alcune auto, attualmente possiedo un’ Alfa Romeo Giulia GT del ’65, un’ Alfetta GT dell’ 82, una Porsche 911 Carrera Targa del ’85, una BMW M5 E34 del ’92 e un M3 E46 del 2001.
E’ comunque una bella collezione, complimenti!
Invece come è ricaduta la scelta di basare la produzione su modelli iconici come la Giulia e la Duetto?
Avendo la passione per le auto d’epoca e sportive mi sono sempre divertito a modificarle come hobby, chiunque sa che correndo con una 911 degli anni 60 si rischia la vita… bisogna modificare per forza freni e assetto, poi da lì
a cambiare gomme, cerchi e trasformarla in un bolide il passo è breve.
Chi ama le auto d’epoca non le chiude in garage… quelli sono feticisti,
una categoria diversa!
Poi va detto che l’Italia sta abbandonando delle grandi tradizioni e dei brand che hanno fatto la storia dell’automobilismo e questo non mi piace: si sta perdendo tutto il patrimonio di piccoli e medi artigiani che hanno lavorato nel settore dello sport automobilistico nella “Motor Valley”; la mia operazione mira al recupero di queste capacità in favore di un’auto su misura e realizzata secondo i canoni tradizionali, infatti sto cercando di mettere a punto anche una operazione per la riscoperta della tradizione motoristica con realtà come Alfa Romeo e Autodelta.
Mi piacerebbe riuscire ad imitare il fenomeno ormai mondiale delle custom bike, in Italia abbiamo le potenzialità per farlo ma da parte di molti, purtoppo manca la volontà.
Un progetto molto ambizioso, non c è che dire! Sono già stati realizzati degli esemplari ?
Dammi pure del tu! Stiamo costruenndo 2 prototipi: uno su base Alfa Romeo Spider Duetto e uno su base Giulia Gt, essendo un progetto completamente autofinanziato stiamo procedendo molto lentamente ed ora è anche un brutto momento per cercare finanziamenti, ma non dispero.
Questi 2 esemplari sono stati commissionati o saranno delle “show car” da presentare e poi vendere ad eventuali clienti?
La Spider, indicata come “GT” è un prototipo che verrà presentato in 2 varianti che differiscono per l’ andamento della coda: Aerodinamica in configurazione fastback e Berlinetta 2 volumi e mezzo ) mentre la coupè su base Giulia Gt verrà realizzata solo su richiesta.
VincisDesign è una realtà giovanissima, lo staff è composto da te e..?
VincisDesign è composta da me, il mio collega progettista ed un’ addetta alla segreteria e amministrazione, siamo una start up!
Per realizzare queste auto VincisDesign dispone di un’ officina con dei dipendenti o ti affidi ad esterni?
Noi siamo uno studio di progettazione, ci occupiamo del design e dell’ingegneria nonchè di comunicazione e promozione, il resto è eseguito da artigiani specializzati, esterni.
Classica domanda “da un milione di dollari”: Qual è la tua auto preferita? Forse è troppo difficile, allora per renderla un pò più facile… Quali sono le 5 auto che ti piacciono di più?
Domanda difficile in effetti! Le Alfa del passato sono straordinarie… se qualcuno avesse avuto la premura di proseguire la genia sarebbero molto più avanti delle tedesche, quindi la Giulia GT, poi l’Alfetta, altra grande meccanica… sia berlina che coupè ( infatti le possiede Ndr ), le Abarth Fiat 124 spider e 131 e la Porsche 911… perchè ha esportato un modello unico di auto da usare tutti i giorni come per correre, poi anche BMW con le prime M ha proseguito il genere.
L’auto di cui sono innamorato o meglio la tipologia è sempre la stessa: quella che guidi tutti i giorni ma che puoi usare anche per correre.
L’abbiamo creata qui in Italia ma ora ci siamo dimenticati di come si fa…
Tutte auto molto belle, tra l’altro Vitadistile ha scritto un articolo proprio sulla 131 Abarth…
L’ ho letto, ed apprezzato molto. Ecco Abarth è il secondo modello che vorremmo modificare: la 124 spider è già sul nostro sito.
Le vostre proposte sono per uso in pista o omologabili anche per la strada?
Come avrai capito sono un amante della guida su strada, queste auto nascono per il piacere di guidare, poi si può fare qualcosa per la pista, ho previsto anche una versione estrema: ne abbiamo le competenze ed esiste un mondo di accessori e modifiche specifici per le Alfa Romeo d’epoca.
Le auto italiane degli ultimi decenni sono state poco competitive in un mercato globale sempre più agguerrito… e solo i 3 brand più esclusivi hanno continuato ad avanzare (Ferrari, Maserati e Lamborghini).
Per VincisDesign qual è la ricetta o la strada da seguire per poter riportare tutta la restante produzione automobilistica italiana ai fasti di 3-4 decenni fa..?
Credo che quei fasti qui in Italia non sia più possibile riviverli, e in generale non si possa più riscontrare un’epoca d’oro come quella, però possiamo difendere le nostre posizioni sulla paternità di un genere chiamato granturismo contro le auto tutta tecnologia e accessori, possiamo creare un culto dell’auto classica che da l’emozione della guida senza elettronica.
Voglio ricordare a tutti che oggi quando si parla di orologi si pensa alla meccanica svizzera e non al digitale giapponese!
Gran bella frase! Non pensi però che bisogna proporre qualcosa di nuovo?
Così come in “altri tempi” i grandi nomi dell’ auto italiana osavano con soluzioni tecniche e brevetti all’ avanguardia, più che celebrare solo il passato senza sviluppare nuove idee?
Attenzione io non voglio celebrare il passato, un telaio è sempre un telaio: se si aggiornano le componenti si può arrivare a un risultato sbalorditivo con un buon telaio su strada si può dare ancora la paga ad un mare di cavalli! La guida non è cambiata poi molto, quello che conta per me è sempre il piacere di guidare un automobile e per andare su strada non serve nè un missile nè un carro armato.
A questo punto non ci resta che ringraziare Gianluca e augurargli buon lavoro.