Se avete iniziato a leggere pensando a Bumblebee, celebre personaggio della saga “Transformers”, rimarrete delusi. La “Super Ape” in questione non è un robot, bensì un emblema celebre oltreoceano, più precisamente negli States. La Dodge Super Bee prese vita nel lontano 1968 su base della già famosa Coronet, sempre marchiata Dodge, da cui deriva l’origine del nome “Super Bee” che gioca su quello della leggendaria piattaforma “B-Body”, base delle sorelle Charger, Coronet, Plymouth Road Runner e delle cugine Chevy Impala, Bel Air, Caprice e tante altre, tutte full-size.
La Super Bee venne venduta a partire da 3 mila dollari a salire, per la versione dotata di un propulsore Hemi, fino a 4 mila dollari. Due inizialmente, quindi, le motorizzazioni: un 383ci (6.3L) Magnum da 335 bhp e un altro big-block, il 426 Hemi (7L) da 425 bhp. Appena un anno dopo, nel 1969, una terza opzione accompagnò le altre due. Sto parlando del 440ci Six Pack (7 litri e 2), più grande dell’Hemi ma meno potente (390 bhp), occupando quindi la fascia media tra le motorizzazioni disponibili.
Per quanto riguarda la trasmissione, era possibile scegliere tra un 3 marce automatico e un 4 marce manuale della Mopar.
Il 1971 fu un anno di svolta per la Super Bee. Con la Coronet prodotta solo in versione SW e berlina (niente più coupé, quindi), era necessaria una nuova base, immmediatamente trovata nella Charger.
In questo aggiornamento la scelta del propulsore spaziava dallo small-block V8 da 340ci (5.6L) e 275 bhp al top di gamma, il 426 Hemi V8 già noto sulla versione precedente.
Tralasciando la Super Bee messicana prodotta negli anni ’70 sul pianale A-Body (nulla a che vedere con il B-Body delle Bee che abbiamo appena visto), l’ormai celebre logo con l’Ape “a motore” scomparve fino al 2004, anno della rinascita in chiave moderna su un modello del tutto dissimile dalle muscle cars del passato: il Dodge Ram Rumble Bee.
Il pick-up in questione venne venduto tra il 2004 e il 2005 in due “ondate” (in inglese “swarm” che tradotto significa “sciame”), la prima limitata a 4 mila modelli prodotti e la seconda a 5 mila.
Ma il vero “ritorno alle origini” avvenne quasi 10 anni fa, quando, al North America International Auto Show venne presentata una versione della Charger marchiata Super Bee.
Venduta dal 2007 al 2009 e dotata dell’Hemi 6.1L V8 da circa 430 cv, la Bee uscì di fabbrica in sole tre tinte, una per ogni anno di produzione. “Detonator Yellow” per la M.Y. ’07, “Blue Pearl Coat” per il M.Y. ’08 e “Hemi Orange Pearl Coat” per l’ultima versione del 2009.
Infine, la Super Bee ritornò nuovamente nel 2012, come versione “ridotta all’osso” della della nuova serie di Charger, dotata del 392 Hemi della Charger SRT da 470 bhp.
Simone Grilli
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