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Ford Sierra RS500 Cosworth: il pinnone da corsa
Quest’oggi rispolveriamo una grande auto, una di quelle che difficilmente vedremo ancora sul mercato negli anni futuri. Era il 1987 quando Ford presentò la Sierra RS500 Cosworth.
La Ford Sierra RS 500 nasce sfruttando una concessione regolamentare del Gruppo A riguardante le vetture turismo: questo regolamento prevedeva, oltre alla necessità di produrre almeno 5000 esemplari per ottenere l’omologazione per le competizioni, di poter sviluppare una versione “evoluzione” su almeno il 10% di tale produzione, 500 esemplari per l’ appunto.
La Ford, che all’ epoca puntava molto sulle competizioni in pista, decise così di sfruttare questa deroga per realizzare una vettura in grado di contrastare l’agguerrita concorrenza di BMW e Mercedes. Nel dicembre 1986 furono prelevate 500 Sierra Cosworth dalla catena di montaggio, per dirigerle allo stabilimento Aston Martin di Tickford, dove appunto sarebbero diventate delle RS500. Di queste vetture 392 erano nere, 52 bianche e 52 polvere di luna tutte rigorosamente con la guida a destra, oltre alle 4 necessarie come prototipi anche loro bianche.
A prima vista la RS500 non si discosta molto dalla versione da cui deriva, ma guardando meglio si nota che qualcosa è cambiato, ma cosa? All’anteriore è stato aggiunto un nuovo spoiler accompagnato da due “baffetti” che salgono ai lati del paraurti, oltre che una nuova apertura per far arrivare una maggiore quantità di aria fresca all’ intercooler maggiorato; sono stati inoltre rimossi i fendinebbia rimpiazzandoli con due griglie per poter alimentare l’ airbox; al retro hanno aggiunto un nuovo spoiler alla base del portellone ed un profilo aggiuntivo al già generoso alettone di serie, in modo da migliorare il carico aerodinamico alle alte velocità, dato che la versione da gara, come da regolamento di omologazione, doveva mantenere la carrozzeria come in origine.
Meccanicamente parlando le principali modifiche riguardano il motore: sotto il cofano infatti troviamo un nuovo blocco, più robusto, denominato YBD abbinato ad una testa convenzionale (che già prevedeva alcune soluzioni come le valvole al sodio). Il sistema di alimentazione prevede un turbocompressore Garrett T04, lo stesso usato qualche anno prima sulla RS200 Gruppo B: questo componente pesca l’aria da una cassa filtro maggiorata, la spinge in un intercooler di maggiori dimensioni prima di farla entrare nei cilindri tramite il collettore d’ aspirazione maggiorato, dotato di ben 8 iniettori.
Sulla versione stradale funzionavano solo 4 iniettori mentre in quelle da competizione gli iniettori impiegati sono 8. Per soddisfare la maggior sete derivata dal nuovo turbo i tecnici inglesi operarono anche sulla pompa benzina, adottandone una dalla maggiore portata, venne inoltre rivisitato anche il comparto lubrificazione e raffreddamento; tutte queste modifiche hanno permesso di guadagnare ben 20 cavalli nei confronti della Sierra Cosworth standard portando la potenza a ben 224cv a 6000 giri e 29,1 Kgm a 4500 giri; venne rinforzata anche il comparto sospensioni con un attacco supplementare per i bracci posteriori.
LA RS500 NELLE CORSE
La FIA omologa la RS500 nel Gr.A il 1° agosto del 1987, ed il 16 dello stesso mese il Team Eggenberger schiera due vetture alla gara di Brno, valida per la neonata serie Mondiale del Campionato Turismo.
Le auto del team svizzero si aggiudicano la prima fila in qualifica e la vittoria finale con l’equipaggio Ludwig-Niedzwiedz, che precedono i compagni di squadra Soper-Dieudonné. Le vittorie nel mondiale procedono con Bathurst (con successiva squalifica per roll bar irregolare), Calder (Australia), Wellington (Nuova Zelanda) fino ad arrivare alla gara finale sul circuito del Fuji; tutti questi successi permettono alla Ford di aggiudicarsi il titolo costruttori, ma quello piloti sfugge di mano agli alfieri dell’ovale blu per un solo punto a favore di Roberto Ravaglia su BMW M3.
La stagione 1988 vede annullato il mondiale turismo, il team Eggenberger prende così parte al campionato europeo, vincendo la 500 km di Monza, a Jarama, la 500 km di Borgogna a Digione, a Vallelunga, al Nurburgring, Silverstone e Nogaro. Ford vince il titolo marche ma ancora una volta Roberto Ravaglia non permette a Steve Soper di portare in casa Ford il titolo piloti.
Nel 1989 viene annullato anche il campionato europeo, così Ford decide di appoggiarsi ad alcuni team satellite per poter continuare a correre nei principali campionati nazionali, puntando molto su BTCC e DTM. Nella serie britannica le RS500 sono affidate a Jeff Allam, Laurence Bristow, Robb Gravett, Tim Harvey, David Pinkey, Sean Walker ed Andy Rouse. Nel DTM corrono per Ford: Klaus Niedzwiedz, Alain Fertè, Frank Biela e Wolker Wiedler.
Le Sierra RS500 Cosworth raccolgono successi anche fuori dall’Europa, perlopiù in Australia e in Giappone; nel ATCC Dick Johnson è campione nel ’88 e ’89 sempre seguito dal compagno John Bowe a bordo delle Sierra del team Shell Ultra Hi Racing.
Nel JTCC Naoki Nagasaka vince la stagione 1987 con la RS500 del team Object T, nell’88 con la stessa squadra è Hisashi Yokoshima a diventare campione.
Potete leggere il post originale con la galleria completa e le specifiche tecniche della versione Eggenberger su Born From Races.