Una mattinata alla 6 Ruote della Speranza

Da qualche mese ci stavamo organizzando per incontrarci con i nostri amici di Autoclass Magazine e, dopo alcuni tentativi, l’occasione giusta si è presentata alla 6 Ruote della Speranza.

Siamo arrivati abbastanza presto da poter veder arrivare alla spicciolata numerose supercar. Incredibile, ma vero, siamo più mattinieri del popolo dei supercaristi: probabilmente essendo sabato mattina, qualcuno ha sbocciato pesantemente la sera prima.

Prima di passare in rassegna le auto presenti, due parole sull’evento. Sicuramente, prima di tutto, è una grande festa. Lo si vede nella felicità delle persone e lo si sente nel clima di convivialità. I fortunati possessori di veicoli di pregio si conoscono quasi tutti, come se fosse una grande piazza di paese, e sono gratificati dal fare qualcosa che renda speciale quella giornata per altre persone. Già, ma cosa fanno di preciso e a cosa serve questo trackday un pò particolare? A queste domande risponde il sito della manifestazione:

La manifestazione organizzata dalla U.I.L.D.M.(Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sezione di Monza ha lo scopo di offrire alle persone con disabilità la possibilità di trascorrere un’indimenticabile giornata a bordo di potenti e veloci vetture, facendo provare loro l’emozione di un giro di pista lungo uno dei circuiti più famosi del mondo.

Dovete sapere che la prima edizione si tenne nel 1986 – quando alcuni dei modelli presenti oggi fra le auto d’epoca, erano disposti fra le supercar nuove – in collaborazione con il Ferrari Club di Varedo.

Il nome “Sei Ruote di Speranza” è scaturito davanti ad un piatto di lasagne presso la sede del Club nel mitico ristorante Krember di Varedo: sei ruote perchè quattro sono quelle della Ferrari e due quelle delle carrozzine per disabili. Un errore di calcolo per qualcuno, un’occasione in più per tutti coloro che volevano fare felici i ragazzi della U.I.L.D.M..

Tornando alle auto, il parcheggio dell’autodromo era diviso in 4 parti:

il settore Supercar,

quello dedicato alle auto d’epoca,

l’area attrezzata con le esibizioni dei fuoristrada,

lo spazio con i veicoli del corpo dei Vigili del Fuoco che hanno girato tutta la mattina a sirene spiegate per la felicità dei veri protagonisti della giornata, le ragazze ed i ragazzi con il braccialetto che gli consentiva di svolgere le varie attività.

Come in ogni giornata in pista che si rispetti, numerosissimi gli equipaggi su Porsche 911 (e 912), di ogni epoca.

Degna di nota la presenza dello staff Pagani, che ha portato l’ultima meraviglia.

Due vetture in particolare meritano qualche foto in più.

Sempre ammirata la Scuderia del Portello con le sue desideratissime, dai giovani e meno giovani, Alfa Romeo protagoniste di vere avventure.

All’interno dei paddock invece si trovavano, tra gli altri, lo stand del concessionario di Bergamo di Lamborghini.

Insieme a loro, negli altri paddock, potevate trovare alcune demo-car di Car Wrapping Milano, i mezzi dell’Aeronautica, dell’Esercito e dei Vigili del Fuoco.

Giunti a bordo pista si poteva ammirare il continuo avvicendamento dei ragazzi all’interno delle varie vetture, per una volta più speciali del solito data la finalità che le nobilitava.

Proprio a lato della pit lane ho chiacchierato con Alessandro di Autoclass Magazine, confrontandoci sulle rispettive realtà. Peccato che, preso dal discorso, mi sono dimenticato di fare un bel selfie per l’occasione, quindi dovete accontentarvi di una foto dei due “inviati” di VdS (io sono quello a destra).

Appuntamento alla prossima iniziativa di questo tipo, da parte nostra cercheremo di essere presenti con una delle nostre macchine.