People
Pat Moss, lady Rally Champion!
“Donne al volante, pericolo costante” oppure “donne e motori, gioie e dolori.” Quante volte abbiamo udito questi atavici luoghi comuni che dipingono il gentil sesso come inadatto alla guida? Troppo spesso ci si lamenta delle donne al volante, a causa di una tendenza “total pink” ad ignorare il fascino dei motori. Ebbene, è giunto il momento di sfatare questo mito. Vi dimostrerò infatti che esistono donne che sono riuscite a fare della propria passione per la giuda e per i motori un’arma vincente.
Pat Moss (27 Dicembre 1934 – 14 Ottobre 2008) ad esempio è uno dei pochi nomi femminili che è stato capace di lasciare il segno. Una conducente di auto da rally che è riuscita a portarsi a casa ben tre vittorie definitive e sette podi nei rally internazionali. Un nome rimasto scalfito nei libri di storia.
La Moss ha iniziato ad approcciarsi al mondo dei motori sin da piccola. Il fratello Stirling le insegnò a guidare quando aveva appena 11 anni. E così trascorse la sua infanzia a Bray, nel Berkshire tra auto e cavalli. La giovane pilota infatti iniziò la sua carriera sportiva in sella, divenendo un volto noto dello show-jumper e membro del team del salto ad ostacoli britannico.
Aveva 18 anni quando iniziò a guidare nei raduni e nel 1954 acquistò una Triumph TR2. Come pilota ebbe la sua prima svolta nel RAC Rally del 1958, quando alla guida di una Morris Minor ottenne il quarto posto. Nel 1960 ottenne la vittoria nel Liegi-Roma-Liegi Rally con una Austin-Healey 3000. Nel 1961 raggiunse il secondo posto al RAC Rally, ma ottenne la sua principale vittoria nei Paesi Bassi vincendo il Tulip Rally con una Mini Cooper.
Nel 1963 la Moss si unì all’inglese Ford ottenendo il sesto posto al Rally dell’Acropoli al volante di una Lotus-tuned Ford Cortina. Il 3 marzo 1963 sposò il collega pilota di rally Erik Carlsson. Dopo aver convolato a nozze, la Ford cercò di far firmare a Carlsson un contratto, ma sarà la Moss a partecipare al team ufficiale del marito, la Saab. Nel 1968 la Moss si unì alla Lancia ed ottenne ancora qualche discreto risultato, prima di ritirarsi definitivamente nel 1974.
Una donna decisamente sopra le righe, un personaggio probabilmente unico nel suo stile. Possiamo dunque mettere da parte e superare, definitivamente, i vecchi detti popolari? I motori sono ormai (anche) una questione da donne!
Pingback: Per Michèle Mouton solo gioielli a quattro ruote! - Vita di Stile