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Gran Premio Nuvolari 2014
Quando si collega la parola “gara automobilistica” con “Italia” e “auto d’epoca” sicuramente la prima cosa che viene in mente é la mitica e favolosa Mille Miglia.
Eppure in questi giorni si é corso un Gran Premio che non ha nulla da invidiare all’antica e difficilissima gara. Stiamo parlando naturalmente del celeberrimo Gran Premio Nuvolari.
La storica manifestazione di regolarità dedicata a Tazio Nuvolari e riservata a vetture classiche é tornata anche quest’anno dal 18 al 21 settembre: la partenza é come da tradizione fissata a Mantova, con tappe a Cesenatico, Urbino, Siena, Arezzo, Rimini, per completare il tour nuovamente a Mantova.
Si sono viste ben oltre 250 automobili d’epoca, anche grazie alla collaborazione dell’Automobile Club Mantova e del Museo Tazio Nuvolari, con esemplari di vero prestigio come la Giulietta SZ “coda tronca” del 1960, una delle versioni più raffinate e, al tempo stesso, quella più sportiva della gamma Giulietta negli anni ’60.
Quadrifoglio Verde e Mantovano Volante sono due nomi che la storia ha messo insieme, e quest’anno sono ritornati vicini al Gran Premio Nuvolari 2014.
La ventiduesima rievocazione storica del Gran Premio si ripropone sempre lo stesso obiettivo dal 1991, ovvero consentire ai piloti delle nuove generazioni di cimentarsi sulle vetture che scrissero la storia di quei giorni, rendendo omaggio al più grande, al più ardimentoso al più audace dei loro predecessori: Tazio Nuvolari.
La scomparsa di Nuvolari, avvenuta l’11 agosto 1953, destò grande sensazione in tutto il mondo, in particolare, commosse gli uomini della Mille Miglia, Renzo Castagneto, Aymo Maggi e Giovanni Canestrini, i tre che con Franco Mazzotti, scomparso durante la II Guerra Mondiale, avevano ideato e realizzato la “corsa più bella del mondo”.
Castagneto, il deus ex machina della Mille Miglia, ed i suoi amici erano autenticamente legati al pilota mantovano, non solo per l’affetto e la stima per l’uomo e l’ammirazione che provavano per il grande campione, ma anche per i sentimenti di riconoscenza che gli attribuivano, per essere stato tra coloro che, con le proprie gesta, avevano maggiormente contribuito all’inarrestabile crescita della loro creatura.
Per onorarne la memoria, il percorso tradizionale della Mille Miglia venne modificato così da transitare per Mantova. Da allora, venne istituito il Gran Premio Nuvolari, da destinare al pilota più veloce e quindi da disputarsi sui lunghi rettilinei che percorrono la pianura Padana.
Quest’anno ha visto vincitori il team di Andrea Vesco e Andrea Guerini a bordo di una Fiat 508 S Balilla Sport del 1934, seguiti dall’equipaggio di Giovanni Moceri-Daniele Bonetti alla guida di una Fiat 1100/103 del 1954 e da Giuliano Cané-Lucia Galliani che hanno gareggiato su una Lancia Aprilia del 1938, arrivando al terzo posto. Le prove di regolarità sono state numerose, ben 85, e impegnative; l’unicità del percorso, che ha attraversato le strade più suggestive del centro Italia, ha incoraggiato la competizione sportiva dei concorrenti.