Eventi
Trofeo Grande Fiume 2014
È attraverso il profumo di una domenica piacentina che abbiamo avuto modo di assistere ad un evento unico nel suo genere: il Trofeo Grande Fiume, la cui prima edizione venne ideata nel 2008 ad opera di Andrea Burgazzi. Si tratta di una manifestazione turistica amatoriale per auto d’epoca che si struttura in una serie di prove di abilità lungo le strade del Po. Il punto di partenza è il Duomo di Piacenza. Da lì, le auto sfrecciano verso Caorso fino ad arrivare a Cremona.
Tale manifestazione è nata con l’intento di valorizzare la bassa provincia di Piacenza e di sostenere i ragazzi su sedia a rotelle, della squadra Regia Basket ai quali venne devoluto, sin dalla prima edizione, parte dell’incasso della manifestazione.
Arrivati alla settima edizione gli illustri intenti non sono mutati: i proventi della manifestazione continuano ad essere rivolti ai ragazzi del Regia Basket e all’Ospedale “G. Verdi” di Villanova.
Il percorso di questa manifestazione che vede come protagoniste le auto d’epoca si snoda lungo le strade del Po.
Il Trofeo del Grande Fiume conta circa 70 iscrizioni, con auto divise in tre categorie: veicoli fino al 1960, dal 1961 al 1970, più una terza categoria riservata ad auto di particolare interesse.
All’evento hanno partecipato tante automobili di qualità e rilievo: tante italiane, con qualche comparsa tedesca e d’oltremanica, ad indicare che non solo la passione per le vetture d’epoca c’é e si sente, ma spesso riesce anche a fare del bene.
Nato a Pavia nel 1992, ho vissuto in varie parti d'Italia seguendo la famiglia e, più tardi, seguendo i miei studi in biologia. I viaggi sono una delle mie grandi passioni, ed é proprio viaggiando che mi sono ammalato d'Africa. Landroverista da sempre e proprietario di Defender, amo girare per il mondo e fotografarlo: sin da quando sono bambino ho una macchina fotografica in mano, e un giorno spero di coronare il mio sogno di diventare un fotografo professionista. Adoro le automobili in maniera viscerale. Quelle inglesi mi fanno tremare le gambe.