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Amici della storica Lancia ing. Pier Ugo Gobbato: storia di un club di successo
Da qualche settimana il nostro sito ha avviato un’interessante collaborazione con un club di appassionati dedicato al marchio Lancia e alla figura, poco conosciuta ai più giovani, dell’ingegner Ugo Gobbato. Stiamo parlando del club “Amici della storica Lancia ing. Pier Ugo Gobbato” con sede a Volpago del Montello (provincia di Treviso).
Il Presidente del club, dott. Marino Parolin, ha gentilmente condensato in una breve intervista la storia del suo club, tracciandone i connotati più importanti.
Rimando alle parole del Presidente che, più delle mie, possono trasmettervi la passione di chi ama la storia dell’automobilismo e un marchio storico italiano quale è Lancia:
Amici della Storica Lancia, nasce a Volpago del Montello , un piccolo paese della pedemontana Trevigiana, un piccolo ma importante paese. Qui, grazie anche a degli studi che ho fatto abbiamo scoperto che da qui è partita una pagina importante della storia dell’automobilismo nazionale ed internazionale grazie all’ingegner Ugo Gobbato.
Gobbato fu un grande direttore dell’Alfa Romeo. Ferrari, in una dedica, lo definì il suo maestro. A lui mi interessai fin da piccolo, e fu una rincorsa continua alla maggior conoscenza fino a che incontrai PierUgo Gobbato, il figlio. Lo conobbi all’età di 85 anni e ne condivisi il suo ultimo ma intenso periodo di vita. Il suo ricordo ha spinto alcuni appassionati a fondare un club, per valorizzare la sua figura, mai era nelle nostre intenzioni arrivare ad avere una così particolare popolarità.
Il club organizza parecchi eventi, capaci di calamitare l’attenzione di molteplici appassionati. Si tratta di un programma a lunga scadenza, segno della serietà e dell’impegno dei soci del direttivo.
Annualmente organizziamo due meeting: uno dedicato alla Lancia ed uno ad un raduno multimarca. Tutti riscuotono sempre un consistente successo di appassionati. Il fine é essenzialmente culturale: abbinare il fascino del Marchio Lancia ad una location della marca Trevigiana. Abbiamo anche cominciato ad organizzare delle conferenze monotematiche relative ad un modello del marchio di Chivasso. Uno ha riguardato la Lancia Aurelia, ed il prossimo anno sarà dedicato alla Delta nei suoi aspetti produttivi ed agonistici. Per il 2015 sarà la volta della Flaminia, il 2016 la Fulvia e nel 2017 la Stratos, capolavoro di Pierugo Gobbato.
E’ un club che vuole tenere in forte considerazione il marchio Lancia, promuovere la cultura legata all’automobilismo storico, ricordare i grandi dirigenti Ugo e Pier Ugo Gobbato attraverso anche dei premi di studio agli studenti di Volpago meritevoli, e promuovere Volpago del Montello negli aspetti caratteristici del suo territorio.
Il focus del club non si pone quindi soltanto sui motori ma presenta attività a tutto tondo capaci di conciliare la cultura automobilistica con quella del territorio, senza per questo dimenticare i più giovani. Si tratta certo di un impegno piuttosto onorevole: troppo spesso perdiamo di vista la tradizione automobilistica italiana che certo ha pochi rivali sulla scena mondiale.
Il pensiero del Presidente è infine dedicato allo staff del club:
Ognuno di noi ha un compito ben preciso. La signora M.Teresa Morosini si occupa della tesoreria, compito delicato, (amministra infatti la preziosa linfa dei nostri soci); Antonio Carniel e Luciano Gastaldon si occupano dell’organizzazione degli itinerari dei nostri raduni, delle location da visitare. Leonardo Callegari si occupa della segreteria.
Al sotoscritto la pubbliche relazioni, e l’aspetto riservato alla presidenza. Con noi collaborano poi Francesca Pasetti nella comunicazione Web, rivelatasi vincente, e Getulio Ferri, come sponsor e suggeritore organizzativo.
Non mi resta che consigliarvi una lettura al sito del club rimandandovi al nostro sito per un futuro pezzo dedicato alla figura dell’ingegner Gobbato: le parole del Presidente Parolin hanno suscitato nella mia mente una forte curiosità, un grande desiderio di conoscere meglio un protagonista dell’automobilismo italiano.
Un doveroso ringraziamento è da tributare al dottor Marino Parolin che con grande pazienza ha risposto ai miei quesiti e a Francesca Pasetti, che ringrazio ancora per la grande cortesia.
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