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BMW i – Manifesto futurista

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Prima di iniziare a parlare di auto del passato – di quanto avessero più charme di quelle attuali, di quanto trasmettessero più emozioni…anche da ferme – vogliamo presentarvi due auto venute direttamente dal futuro: le nuove BMW della Serie i. I giovani si sa, nutrono sempre molte speranze per il futuro, soprattutto di come questo possa essere migliore del presente, e partendo da loro vogliamo proprio trasmettere questo messaggio.

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Abbiamo voluto iniziare proprio con una panoramica su auto innovative, quasi pionieristiche nei contenuti ma ancor di più nelle forme, che le distinguono nettamente dal contesto attuale, per il netto slancio verso il domani delle linee. E’ di ieri la presentazione ufficiale del listino della più urbana delle due: la i3. 36.200 Euro è il costo della versione senza motore termico (che ha solo  funzione di range extender): 120-150km di autonomia in uso reale, 170 cv di potenza del motore elettrico, che le permette prestazioni da piccola sportiva (7,2 sec sullo 0-100Km/h).

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Proprio l’attualità dell’argomento ci ha spinto a parlare di due auto che così tanto ci ricordano quanto dovevano sembrare futuristici i modelli dei primi decenni del secolo scorso. Auto come le Delahaye, le Mercedes SSK, dalle forme voluttuose, in periodi in cui molti non avevano nemmeno una bicicletta, oggi per noi sono storiche e le guardiamo con occhi diversi. Basti pensare a quanto potessero apparire avvenieristiche le vetture d’inizio secolo…che ora guardiamo con tenerezza per le forme, ancora così vicine a quelle delle carrozze.

Ecco perchè nel panorama attuale, spesso così omologato, brillano per originalità le proposte della casa dell’elica (il marchio ricorda il passato nell’aviazione dell’azienda – in campo azzurro e bianco come i colori della Baviera). Già in passato aveva mostrato un punto di vista particolare riguardo al futuro con la sua Serie 7 E38 Hybrid. Risalendo nella storia, si era già distinta per netti slanci in avanti con modelli sportivi innovativi quali la 507 e la M1. Della M1 la i8 ricorda vagamente la linea fortemente a cuneo, mentre la i3 ci sorprende per un complessivo rimando all’Isetta (BMW 250 ed evoluzioni ndr.) per l’anticonformistica gestione delle proporzioni, e l’idea di un veicolo urbano, pratico, funzionale…perfino glamour a suo modo.

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Seguiranno speciali sulle classiche, come in linea con la nostra filosofia, ma ogni tanto torneremo ad occuparci di quei modelli del mercato attuale, che possono competere per fascino e carisma con le auto che hanno fatto la storia.

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Classe 1988, nato a Codogno e laureato in Giurisprudenza, dopo qualche mese nel mondo della selezione del personale, ora sono District Manager per un gruppo assicurativo francese. Petrolhead da sempre, mi divido tra fotografia (di cui mi dovrò decidere a frequentare un corso) e degustazioni. Il tutto accompagnato dal costante confronto con i fondamentali del social media mktg. Con VitadiStile facciamo divulgazione storica del mondo dell'auto e diamo spazio a giovani appassionati.

1 Comment

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    Fabio Jost

    17 Novembre, 2013 at 21:42

    Interessante!